Ieri abbiamo avuto l’occasione di presentare allo European Congress of Psychology promosso dell’EFPA (European Federation of Psychologists’ Associations) i dati di una ricerca sulle abitudini di guida degli adolescenti italiani realizzata, con la nostra collaborazione, nell’ambito del Progetto NoiSicuri.
La presentazione dal titolo: Psychosocial correlates of traffic and speed transgressions in Italian teens: the results of NoiSicuri Project Research si è svolta all’interno del del Simposio “Traffic psychology: empirical field work” moderato da Ralph Risser ed ha avuto un riscontro decisamente positivo in termini di interesse da parte dei colleghi europei.
In sintesi, l’intervento riporta i risultati dell’indagine condotta nelle scuole secondarie di primo e secondo grado svolta in alcuni comuni del Nord, Centro e Sud d’Italia che hanno aderito al progetto NoiSicuri. Hanno partecipato alla ricerca più di 700 ragazzi e ragazze fra i 12 e i 20 anni. L’indagine aveva lo scopo generale di descrivere le abitudini e i comportamenti alla guida di preadolescenti e adolescenti, con particolare attenzione alle condotte rischiose. I comportamenti di guida di ragazzi e ragazze sono stati studiati in relazione alla loro percezione dei rischi nei traffico, alle possibili motivazioni che sottendono la guida pericolosa e agli atteggiamenti riguardo la guida che gli adolescenti percepiscono da parte dei propri amici e genitori. I risultati dell’indagine intendono fornire indicazioni per la realizzazione d’interventi di prevenzione focalizzati sulle caratteristiche e i bisogni del territorio di riferimento.
I risultati indicano come gli adolescenti che guidano più frequentemente in modo rischioso: a) percepiscono i comportamenti scorretti alla guida come meno rischiosi, b) attribuiscono con più probabilità gli incidenti stradali a cause esterne invece che al comportamento del guidatore, c) guidano in modo rischioso per ragioni legate al rafforzamento della loro identità e delle relazioni con i coetanei (bisogni tipici dell’adolescenza), d) hanno amici e genitori che non mostrano disapprovazione per la guida pericolosa.
Dall’indagine emerge inoltre come i comportamenti rischiosi alla guida maggiormente diffusi: velocità elevata, zigzagare nel traffico, guidare bicicletta o scooter ascoltando musica con auricolari o cuffie, siano percepiti come i meno rischiosi, insieme al mancato uso del caso in bici, e al guidare dopo l’assunzione di moderate dosi di alcol.
I dati raccolti indicano la necessità d’interventi che promuovano una corretta percezione e consapevolezza dei rischi specificamente legati ad alcuni comportamenti rischiosi alla guida, che non trascurino le motivazioni sottostanti a tali comportamenti e promuovano la scelta di attuare condotte maggiormente sicure e responsabili.